domenica 15 giugno 2014

Trattamento antitarlo archeozen

Arriva una sedia crivellata di buchi di tarlo, traballante, che sta insieme per pura forza di volontà: prima di tutto va smontata.
Dopo ore di colpi di mazzuola, sul pavimento rimane un'incredibile spiaggia di segatura.

È solo una parte di tutta la segatura uscita dai molteplici buchi di tarlo. Usciva dai buchi a fiotti, manco fosse un reperto abbandonato da tempi archeologici.
Alcune parti della sedia martoriata dai tarli.
Migliaia di colpi di mazzuola hanno fatto saltare fuori dal sedile alcuni tarli.
Eccone uno in un incontro ravvicinato, poco prima di trovare degna sepoltura nel camposanto "Suola di scarpa".
Trattamento antitarlo accurato: a colpi di mazzuola si fa fuoriuscire la segatura dai buchi. In questo modo ci si assicura la pervietà delle cavità. L'antitarlo iniettato a siringa, buco dopo buco, penetra in profondità inondando le gallerie. Poi, finito il paziente e meticoloso lavoro di siringatura, si spennellano tutti i pezzi in superficie, imbibendoli generosamente di liquido. Infine si insacca la sedia, per lasciarlo agire nel tempo.

Quasi tre ore di meticolosa attenzione, per siringare tutti i buchi.
Alle prese col sedile, il giorno prima anche Nicola si è calato la sua generosa dose di buchi e siringhe.
 


Sedia insaccata e sigillata, pronta per le due settimane di convention "L'unico tarlo buono è un tarlo morto".

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